La Minuta #15

 


"La vita è troppo breve per non essere vissuta!" Si ripetè.

E tosto fece i bagagli, accalappiò un taxi e si diresse alla stazione dei treni. Nel determinato tentativo di assaporare il concetto di avventura fino in fondo, prese un biglietto a caso e raggiunse correndo il binario, di lì a poco il viaggio sarebbe iniziato! Arrivato alla banchina, anche se ansimante, era già pronto a balzare sulla carrozza, ma si bloccò, c'era un problema: mancava il treno, era in ritardo. Attese in piedi, valigia alla mano, pronto a salire in un balzo, senza perdere un solo istante. Poi attese poggiando la valigia a terra, non voleva bruciare subito tutte le energie, scrutava intensamente la direzione da cui sarebbe dovuto arrivare il treno. Attese quindi seduto sulla valigia, spostò lo sguardo dall’orizzonte al pannello degli arrivi: era segnalato un ritardo, ma era ormai scaduto, il treno sarebbe arrivato a momenti. Allora optò per attendere al bar della stazione, bevendo del whiskey, guardando di tanto in tanto il pannello degli arrivi. Lo sconforto non si fece attendere: beffato e disperato tornò al binario, scese dalla banchina e si distese direttamente sulle rotaie, ad attendere.

E lì ancora attende, consapevole che la vita è breve, e va vissuta, ma il ritardo di un treno è la dimostrazione dell’infinito.

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